Cos'è il Kudzu
Il Kudzu (nome scientifico Pueraria Lobata) è una pianta rampicante perenne, con i suoi lunghi rami è in grado di creare densi strati e di arrampicarsi su alberi e ostacoli.
Ha una capacità di crescita che può raggiungere i 26 cm al giorno e rispettivamente 20 m all'anno. Le foglie sono formate da 3 foglioline lobate con margine liscio. Il picciolo della foglia centrale è più lungo di quelle laterali. Le radici si sviluppano a partire dai rami che toccano il suolo e sviluppano dei nodi nella quale si trovano dei batteri azotofissatori. Le radici possono trasformarsi in grossi tuberi in cui vengono immagazzinate le sostanze di riserva e possono raggiungere notevoli dimensioni, fino a pesare oltre 10 Kg. Le radici di più piante possono creare una rete di scambio di nutrimenti. I fiori sono di color violetto-porpora e sprigionano un buon profumo, sono lunghi circa 2-2.5 cm e formano dei grappoli di circa 10-25 cm. La pianta si presume sia autofertile e l'impollinazione viene assicurata da api e altri insetti. La pianta produce dei frutti ricoperti da fine peluria, di una lunghezza tra i 4-10 cm e contengono dai 3-10 semi simili a fagioli. I semi non sono dispersi nè da uccelli nè da mammiferi, come accade invece per molte altre piante, e in Ticino non sembrano essere in grado di germogliare. Per tanto in Ticino il Kudzu si riproduce esclusivamente tramite la vegetazione, con individui totalmente identici alla pianta madre che si distaccano da rami che hanno gettato nuove radici.

Fenologia
Germinazione:
Ad oggi in Ticino non è stato ancora osservato nessun germoglio di Pueraria crescere spontaneamente in natura.
Crescita:
I rami della Pueraria cominciano a crescere da metà aprile, le foglie spuntano qualche settimana più tardi verso inizio maggio.
Fioritura:
La fioritura avviene solo nei popolamenti più vigorosi principalmente sui rami rampicanti esposti al sole. I primi fiori si sviluppano ad inizio agosto e sfioriscono rapidamente.
Fruttificazione:
I baccelli cominciano a svilupparsi al termine della fioritura e continuano la maturazione fino all'inizio dell'inverno, assumendo una colorazione da verde chiaro a bruno scuro.
Caduta foglie:
Le foglie cominciano ad ingiallirsi e perdere vigore con i primi giorni freddi e verso fino ottobre novembre cominciano a cadere. in seguito tutte le parti aeree muoiono, ad eccezione delle liane più grosse e dei rami protetti che possono sopravvivere anche durante l'inverno.

Habitat
La Pueraria è in grado di adattarsi ad un ampio spettro di suoli, da silicei a calcarei, da umidi a secchi. Necessita di luce, temperature estive ed inverni miti. Al primo gelo le parti aeree muoiono, mentre le radici, protette dal suolo sopravvivono. Non sopporta per contro suoli fradici, temperature molto basse, zone ombreggiate.
Distribuzione
La Pueraria è diffusa in tutti i continenti, è originaria del sud-est asiatico, dove è utilizzata per vari scopi, come la medicina o l'alimentazione. È particolarmente temuta negli USA dove copre una superficie di quasi 30'000 km² e causa circa mezzo miliardo di dollari all'anno di danni. Per questi motivi è inclusa nell'elenco dei 100 organismi invasivi più dannosi al mondo. In Europa sono conosciuti popolamenti solo in alcune regioni dell'italia e al sud della svizzera, dove si trovano perlopiù presso i laghi Verbano (Locarnese) e Ceresio (Luganese). Tuttavia il recente ritrovamento anche in aree più discoste, come Mosogno o Pollegio, lasciano intendere che la Pueraria sia in grado di diffondersi ulteriormente, anche grazie all'aiuto del surriscaldamento globale, che va a creare un clima più adatto alla sopravvivenza della pianta anche in Europa. La principale causa di diffusione di questa pianta è ovviamente l'uomo, che l'ha probabilmente introdotta volontariamente quale pianta ornamentale, è poi sfuggita dai giardini contaminando le zone circostanti. Inoltre, durante il trasporto è facile che avvenga una dispersione di residui vegetali i quali danno origine a nuovi focolai. Ciò è stato dimostrato da analisi genetiche effettuate sui popolamenti ticinesi dove risulta che le piante siano geneticamente identiche, dunque derivanti dalla medesima fonte.

Pericoli
I rami della Pueraria sono leggermente orticanti per l'uomo ed i semi velenosi. Dei popolamenti ai margini di campi e pascoli possono invadere le superfici agricole provocando costi di gestione e cali delle rese. Sviluppando densi strati, la vegetazione coperta viene privata della luce ed inoltre viene aumentato il livello di azoto nel terreno. Questi cambiamenti indotti dalla Pueraria mettono a rischio la presenza di specie rare presenti presso i popolamenti. Inoltre, la Pueraria causa danni alle infrastrutture poichè la sua notevole velocità di crescita permette alla pianta di arrampicarsi velocemente ovunque, generando costi di sgombero e smaltimento non indifferenti.
Prevenzione
Siccome questa specie rimane poco diffusa in Europa ed è dispersa esclusivamente dall'uomo, è possibile anzitutto impedire un'ulteriore espansione attraverso le seguenti misure:
- Non acquistare piantine nè importarle da località in cui cresce in natura
- Non piantare questa specie. Esistono specie alternative che non sono però invasive, come il Luppolo comune e Clematis.
- Non disperdere in natura ogni tipo di residuo può generare nuovi individui.
Allo stato attuale la Pueraria è ancora in fase di inserimento è dunque ancora possibile eliminarla completamente. Se dovesse sfuggire totalmente al controllo non sarebbe più possibile eliminarla, si potrebbe solo contenere.

Cosa fa la Squadra Neofite
Il team provvede a segnare manualmente la presenza di noduli nel terreno prima di procedere allo strappo manuale dei rami. Eliminati gli elementi superficiali della pianta si procede allo scavo e taglio del nodo sotto la superficie. Il materiale estratto viene poi trasportato in una struttura di smaltimento autorizzata a trattare materiale contaminato.
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